mercoledì 30 aprile 2008

Milano: è qui la festa!

«Quello dei telefilm è un filone inesauribile, anche quando sembra che tutto sia già stato raccontato gli sceneggiatori trovano sempre nuovi spunti» così Leopoldo Damerini, inventore e direttore artistico del Telefilm Festival, la cui sesta edizione si terrà a Milano dal 7 all’11 maggio, parla delle frontiere della sua più grande passione.
«Come dice il titolo del libro che ho scritto con Chiara Poli “La vita è un telefilm”:la routine quotidiana, si mescola al fantasy, come succede nel serial australiano H2O, le cui protagoniste sono delle sirene che si innamorano sulla Terra».
Accanto alle produzioni statunitensi, che da sempre spadroneggiano nel settore, emergono nuove interessanti realtà. «Presenteremo “Arab Labour”, una serie made in Israele che racconta la convivenza tra un’israeliana e un arabo, e la colombiana “No hay Paraiso”, storia di ragazze che vogliono ingraziarsi i narcotrafficanti, una sorta di “Soprano” rivisitati in una chiave che ricorda i film di Almodovar».
Il focus di quest’anno riguarda il sesso: «Dopo gli scandali che hanno segnato per un periodo la tv americana, ora le scene erotiche più esplicite tornano alla ribalta. Ma non è mai un esibizionismo fine a se stesso, il sesso è uno strumento per interpretare i sentimenti e le ansie dei protagonisti».

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